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venerdì 4 marzo 2011

STORIA DELL’EGITTO ANTICO


IL NILO

Ancora oggi ci si chiede cosa sarebbe l’Egitto senza il Nilo, questo imponente fiume di 6671 km, che nasce nei luoghi centro-orientali dell’Africa (Sudan), dove ebbe origine l’ominazione. Il Nilo ha anche due grandi affluenti: Nilo Bianco e Nilo Azzurro, che s'incontrano e si fondono vicino alla capitale sudanese Khartoum. E’uno dei fiumi più lunghi del mondo, con una portata di 2.830 mc al secondo (la media annuale è di 1.048 mc) e con un bacino idrografico che copre una superficie di 3.254.555 kmq (quasi 11 volte l'Italia), che rappresenta circa il 10% della superficie dell'Africa.

Nella zona desertica dell'alto Egitto forma un'oasi fluviale larga dai 5 ai 20 km utilizzabile per la coltivazione. A nord del Cairo, si divide in due rami che confluiscono nel Mediterraneo: il Ramo di Rosetta a ovest e il Ramo Damietta a est che danno vita così ad un Delta che si estende su 24.000 kmq di superficie. Da Khartoum il corso del Nilo è molto regolare con una scarsissima pendenza, interrotta solo dalle sei cataratte fino ad Assuan, che sono un ostacolo alla navigazione solo nelle acque basse.

Il Nilo è stato ed è tuttora utilizzato per il trasporto di merci lungo il suo percorso. Mentre la maggior parte degli egiziani vive ancora nella valle del Nilo, la costruzione della Diga di Assuan (terminata nel 1970 grazie all’aiuto della Russia) per fornire energia idroelettrica, ha interrotto il rinnovo dei terreni fertili ed è diventata una delle cause del progressivo erodersi dell'ampio delta. Essa però assicura costantemente acqua potabile all’Egitto, che nella gestione del fiume si scontra spesso con le esigenze di altri paesi, come Uganda, Sudan, Etiopia e Kenya. La diga è una delle più grandi al mondo e la sua costruzione ha creato il grande lago Nasser che si estende per 5250 kmq, un terzo del quale si trova in territorio sudanese. Altre dighe sono state costruite a Esna, Asyut e nel Delta.

Fino alla costruzione della diga di Assuan le sue annuali piene rendevano il terreno circostante estremamente fertile, permettendo di coltivare grano e altre colture. Inoltre l'introduzione ad opera dei Persiani dei bufali nel VII secolo a.C., che ricercavano ambienti umidi e con presenza di acqua, in aggiunta ai cammelli, rappresentò un'eccellente fonte di carne per le popolazioni limitrofe. I bufali addomesticati potevano essere utilizzati anche per l'aratura, mentre i cammelli come animali da soma.

Le sue piene sono abbastanza regolari: iniziano a giugno e arrivano alla portata massima alla fine di settembre, dopodiché regrediscono fino al successivo giugno (gli egizi si erano dati solo tre stagioni divise in quattro mesi ciascuna: estate, autunno e inverno). Questo andamento della piena è causato dalla complessa rete di affluenti che alimenta il fiume, mentre le sostanze fertilizzanti sono portate dai torrenti etiopici che con l'impetuosità delle loro acque erodono i massicci vulcanici asportando le sostanze fertilizzanti.

Nel passato, a causa di queste piene, il livello dell'acqua aumentava di parecchi metri (presso Assuan di 9 metri), e solo i villaggi costruiti su alture non subivano danni. L'acqua del Nilo lasciava nei campi una grande riserva d'acqua oltre ad uno strato di limo molto ricco di sostanze fertilizzanti.

Tutte le tombe dell’antico Egitto sono state costruite a ovest del Nilo, poiché gli Egiziani credevano che, al fine di entrare nell'oltretomba, bisognasse essere sepolti sul lato che simboleggiava la morte.

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